Il fotografo della Memoria



Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi esistenzialmente.
Roland Barthes

Antonio amava la fotografia; era, per lui, la “memoria nel tempo” perchè  i ricordi hanno un loro limite, iniziano a perdersi con lo scorrere degli anni. Così, da un semplice documento del ricordo, il contenitore di quella memoria si è arricchito sempre di più arrivando così a migliaia di immagini che ripercorrono un pezzo di storia del nostro paese, e regalano  un patrimonio documentario ad un’intera comunità. Sfogliando quegli album con migliaia di volti, di palazzi e di strade, si ha la sensazione che siano più di un ricordo; escono da ogni immagine per ricostruire nella nostra mente il  “prima e dopo” di quei  luoghi, tracce tangibili di una Casapulla tramandata attraverso generazioni.

All’illustre testimone della storia locale, ad Antonio Orlando, va il nostro ricordo.

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Percorso ecomuseale di Centopertose

“L’ecomuseo è un’istituzione culturale che assicura in modo permanente,su un dato territorio, le funzioni di ricerca, presentazione,valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che vi si succedono, con la partecipazione della popolazione stessa.”(G.H.Rivière)

Il desiderio continuo, nato dalla convinzione che questo luogo conservi ancora in sè storia e tradizione, ha contribuito nel tempo alla creazione di questo progetto. Nasce così il “percorso ecomuseale di Centopertose”, con il tentativo di valorizzare il territorio riscoprendo le memorie, le testimonianze al fine di tramandarle alle future generazioni. Oggi il sistema politico non ci permette, almeno nella nostra Campania, di avere una regolamentazione sugli “Ecomusei”, ma la voglia di fare luce su quello che molti avevano dimenticato era tanta. Dopo svariati tentativi, e di concerto con l’amministrazione pubblica, l’Istituto scolastico e i privati detentori che occupano quel territorio, nasce un protocollo di intesa, garantendo così una forte e incessante sinergia. Un “patto con la comunità” che ci ha aiutato, di volta in volta, ad intraprendere le necessarie azioni: dalla ricerca storica a quella ambientale dove ogni “attore” ha svolto il proprio ruolo raggiungendo così l’obiettivo dell’inaugurazione, attraverso l’istallazione di una “Mappa di Comunità” con il progressivo incremento di “visitatori”.

Percorso ecomuseale di Centopertose

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Incontri in biblioteca

“Incontri in biblioteca” è un progetto della bibilioteca cittadina di Casapulla rivolto a tutti i bambini per incentivare, attraverso giochi educativi e didattici, l’importanza della lettura. Creare un ambiente di lettura giocoso e stimolante, quale può essere la biblioteca, è importante per avvicinare i bambini alla scoperta del libro, e stimolare in loro il piacere di leggere. Ogni Bibilioteca è   fonte di conoscenza e di arricchimento: fornisce aiuto e supporto nel loro cammino formativo, dando loro la possibilità di approfondire, di apprendere, di concentrarsi, di ampliare il proprio linguaggio e sviluppare la creatività. È importante che i ragazzi frequentino luoghi educativi come le biblioteche, affinché sin da piccoli possano essere stimolati alla conoscenza e alla scoperta del nuovo,per un apprendimento che non avrà mai fine!

La partecipazione agli eventi, previa prenotazione, è totalmente gratuita.

 

 

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Carnevale in piazza

Il Re Carnevale torna a Casapulla per la sfilata in maschera e che avrà come protagonista il “Re Carnevale” che dopo i saluti ai presenti aprirà la sfilata in maschera. L’appuntamento è fissato per domenica 3 marzo 2019 dalle 15 in piazza Giovanni XXIII. Alle 15,30 inizio della sfilata per raggiungere Piazza Mercato dove saranno allestiti spettacoli ed animazione per bambini.

Il Convento di San Giovanni nella lista rossa dei beni culturali in pericolo

 

Può, un bene culturale, essere tutelato e valorizzato? Sicuramente si,ma solo se lo si conosce e lo si ama; e grazie a questo spirito che come Pro Loco abbiamo accolto l’invito di Italia Nostra per l’inserimento nella “La lista rossa dei beni culturali in pericolo” il Convento di S. Giovanni a Gaiano dè Frati e portare così all’attenzione la sua importanza e lo stato di abbandono. I resti della chiesa e del convento, ricoperte di vegetazione spontanea, insistono su un’area posta al confine tra il territorio del comune di Casagiove e quello di Casapulla. Già nel 1776 era in rovina essendo stato abbandonato dai frati decenni prima, ma nonostante l’incuria sopravvivono le architetture della chiesa e del convento e resti pittorici databili al XIV sec. L’iniziativa rappresenta un passo importante per il riconoscimento, la comprensione e l’interpretazione del nostro territorio, delle sue risorse e dell’opera dell’uomo. Tra gli intervenuti, oltre la dott.ssa Maria Rosaria Iacono presidente Italia Nostra, la dott.ssa in Storia dell’arte Teresa Ventrone della Pro Loco e l’arch. Nadia Marra, consigliere Italia Nostra della Sezione di Caserta, che hanno illustrato l’ architettura del convento e la necessità della lista rossa di Italia Nostra.

 

 

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Convento di S. Giovanni a Gaiano.

Posto al confine tra Casapulla e Casagiove, il convento di S. Giovanni a Gaiano, con annessa chiesa, sorgeva in un territorio, alle pendici del Tifata, da sempre noto con il  toponimo di “gaiano”. Le prime citazioni del monastero e della chiesa di S. Giovanni  a  Gaiano risalgono al XIII secolo d.C. mentre la data della sua  soppressione, ad opera dell’arcivescovo di Capua Camillo Melzi come ricorda lo storico Franceco Granata, fu  il 28 settembre 1655 per decreto di papa Alessandro VII.  La giustificazione del severo provvedimento della Santa Sede, fu l’inosservanza della regola e l’ospitalità offerta ai malviventi da parte dei religiosi che vi risiedevano. In seguito alla soppressione del convento, una campana, la mezzana, e parte degli arredi sacri furono trasferiti,insieme alla cinquecentesca statua di S. Giovanni Battista, nella chiesa di S.Elpidio in Casapulla. Ancora il Granata, nel suo scritto del 1766, riferisce che a quel tempo di tale complesso monastico restavano “in piedi le Mura della Chiesa, e del Convento, mezzo dirute”. Risulta però dai documenti, che nel 1837 fu usato come luogo di sepoltura per i Casapullesi morti a causa della violentissima epidemia di colera scatenatasi in quell’anno. E’ noto, inoltre, che i Casapullesi si recavano in processione presso il cenobio di S. Giovanni a Gaiano portandovi la statua di S.Elpidio, patrono del paese. I resti del convento attualmente visibili insistono su un terreno di proprietà privata e sono seminascosti da un fitto groviglio di vegetazione, erbacce e rovi, superato il quale si offrono alla vista i ruderi di quella che probabilmente doveva essere la chiesa annessa al convento. Si possono notare i resti della parte terminale della navata e della zona absidale. Gli ambienti sono coperti da volta a botte e illuminati da finestroni. Nelle pareti laterali si aprono nicchie che dovevano  contenere statue. Sulla destra si nota un corridoio coperto a volta, che forse metteva in comunicazione la chiesa con il convento. Le strutture sono molto deteriorate, ma conservano notevoli resti di affreschi che dovevano ricoprire interamente le pareti. Si possono notare anche sovrapposizioni di affreschi e intonaci di epoche successive. Appena entrati sulla sinistra vi è un affresco, probabilmente databile al 1500-1660, raffigurante forse una stazione della via Crucis (Gesù aiutato a portare la Croce). Nei punti in cui l’affresco è scrostato, è possibile vedere le tracce del disegno preparatorio sullo strato di intonaco sottostante. Sulla parete a destra dell’abside si trovano gli affreschi meglio conservati: un tondo con l’immagine del Cristo, affiancato dalle figure di due arcangeli, probabilmente databili al XIII-XIV sec. D.C.

Il Percorso tematico

Si comunica che il tratto CAI  è sospeso in vista di una rimodulazione della sentieristica (la zona Vallone e delle grotte persiste su un fondo privato e non è possibile attraversarlo senza autorizzazione)

Grazie al supporto del CAI (Club Alpino Italiano), il percorso è stato inglobato nel sentiero tematico di Centopertose. Da via IV novembre (un tempo punto di ritrovo per arrivare a centopertose) il sentiero si è così arricchito di istallazioni ed indicazioni che portano fino alla zona pedemontana del Tifata. Ora spetta alla comunità nel “prendersi cura”;non solo per  conservare ma anche saper utilizzare, per l’oggi e per il futuro, il proprio patrimonio in modo da aumentarne il valore anziché consumarlo. 



I 100 anni di Nicolina Buro

 

Un traguardo prestigioso per la nostra concittadina. I cento anni di Nicolina Buro sono stati festeggiati dall’affetto di tutti con parole di auguri e di felicitazioni. ‘Zì Niculina’, conosciuta da tutti in paese per la sua semplicità  e il suo sorriso, fanno  di lei un esempio di vita nonostante le tante sofferenze che ha vissuto. Casapulla è fiera di questa donna, sempre presente, soprattutto quando si tratta di tuffarsi in attività di socializzazione e con noi  della Pro Loco  Nicolina ha voluto condividere i suoi ricordi così da dedicarle questo video perchè la sua vita possa essere di esempio alle generazioni future.

Le mie Notti

Rinnovato l’appuntamento culturale “Incontri d’Autore” con il giovane autore Gianrenzo Orbassano  per la presentazione del libro “Le mie Notti”.  A fare  gli onori di casa, presso la sala consiliare ‘’Vescovo Natale’’ del comune di Casapulla, Anna Di Nardo, assessore alla Cultura del Comune di Casapulla, seguita dagli interventi  di Eliana Riva Editrice Spring Editore, Antonella D’Andrea Direttrice Editoriale Spring Editore ed Elio Di Domenico, Docente di Lettere e Scrittore. L’incontro, moderato  da Francesco Marino direttore di CasertaFocus, è stato arricchito con  letture curate da Santa Santillo. “Le mie notti” come lo stesso autore spiega, “oltre ad essere  una raccolta di poesie, vuol essere una sorta di diario in cui si esprimono e si annotano le sensazioni e gli stati d’animo dell’autore. Scrivere un libro di poesie in questi tempi molto lontani dalla poesia stessa, è stato un rischio che ho voluto correre con molta frenesia e ingenuità. Fin dai primi tempi, quando sentivo la radio della macchina di mio padre trasmettere Lucio Battisti in loop nel tragitto casa-scuola, ho indirettamente masticato poesia, magari senza neanche pesarlo troppo – spiega nella prefazione – E così via la mia conoscenza si è arricchita grazie alle musicassette testimoni della British Invasion, le letture dei décadent francesi, i film di Tarantino e di Kubrick. Tutta poesia, poiché la poesia non è solo nella scrittura, ma anche in un cross di Maradona, nei quadri di Goya. Le mie Notti è un libro quasi (orribilmente) autobiografico, osservavo cosa dava la notte a me e la raccontavo, è l’opera prima dove la fretta e l’ingenuità di un ragazzino di diciotto anni si notano tanto».

“L’Angelo e la Spada. Echidna, la principessa Tuaregh”

Nuovo appuntamento culturale  di “Incontri d’Autore” con il primo volume di una trilogia  “L’Angelo e la Spada. Echidna, la principessa Tuaregh” della Prospettive Editrice e a cura di  Giovanni Antonio Gravina. Un libro dove l’autore trascina con sé il lettore in una dimensione altra, sia temporale che spaziale, con una capacità descrittiva che a tratti dà la sensazione che alla penna dello scrittore si sovrapponga il pennello del pittore: si sente sulla pelle il calore cocente del sole del deserto, la carezza del vento ed il tocco dei granelli di sabbia che questo porta con sé e, mentre gli occhi si riempiono delle immagini delle oasi coronate da palmeti e canneti, i piedi si ritrovano ad un tratto a calcare il palcoscenico preparato per la messa in scena di “Artù e i Cavalieri della Tavola rotonda”, in un’altra parte del mondo, in un piccolo paese di provincia, durante la festa del Santo patrono, così lontano da quelle distese di sabbia a tratti “simili a candita neve” eppure così provvidenzialmente vicino.

Annullo filatelico

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In occasione del settantesimo anniversario dell’autonomia comunale, è stato  indetto un concorso fotografico, per  la realizzazione di cartoline  dedicate al primo annullo filatelico cittadino a cura di Poste Italiane. Dopo una  prima fase del concorso, dove le foto riprodotte avevano come tema “scorci, strade e vicoli di Casapulla” sono state pubblicate sula piattaforma di Facebook per essere votate da tutti gli utenti con il sistema dei ‘like’ riscuotendo un grandissimo successo. Basti pensare che in meno di 24 ore dall’apertura del voto, il tasto ‘mi piace’ è stato cliccato da oltre 2500 utenti del famoso social network. Alla scadenza delle votazioni  le sei foto che hanno raggiunto il maggior numero di votazioni sono state realizzate le sei cartoline, affrancate ed annullate con il bollo speciale creato per la manifestazione,  e distribuite nel corso della  manifestazione che si è tenuta il  27 maggio, durante i festeggiamenti del patrono Sant’Elpidio Vescovo.