Nonostante i vari interventi di restauro, ricordati tra il 1731, 1918 ed il 2006, la statua del nostro S.Elpidio rimane sempre bella ed ammirevole nella sua solenne, espressiva ed eloquente plasticità. Di autore ignoto, ed attribuibile ad un’epoca compresa tra la fine del “500 e i primissimi anni del 600”, quando il Santo fu dichiarato ufficialmente Patrono di Casapulla, il simulacro ligneo rappresenta S. Elpidio a figura intera, in piedi, con la mano destra benedicente e con la sinistra che mantiene il pastorale, rivestito dai parametri episcopali.
La scultura alta m. 2,13 comprese la mitra (cm.30) e la base (cm.13), riproduce un Vescovo di origine mora in età matura, con barba e sguardo nobile e severo che si addice ad una dignità di elevato lingnaggio.
Prima del 1725 i Casapullesi, a proprie spese, ornarono la statua di S. Elpidio con ricche ed impagabili insegne episcopali rubate purtroppo la notte tra il 26 e il 27 Maggio 1980, consistenti in una mitra d’argento con 11 pietre preziose del peso di Kg. 3,600, un pastorale e un reliquiario d’argento, un anello d’oro con pietra violacea costato 12 ducati, una croce pettorale d’oro con 14 pietre verdi del valore di 14 ducati e un piviale con stola bianca di seta laminata. Tutti gli ornamenti trafugati furono rinnovati nel Novembre del 1980.
Collocata nella Cappella a Lui dedicata, costruita a spese del popolo di Casapulla e inaugurata l’8 Gennaio 1950, in occasione della festa patronale viene rivestita e portata a spalla su un lussuoso trono in legno dorato, fatto costruire a Napoli dall’artista D. Di Stefano nel 1892 dal parroco di Casapulla Don Luigi Tummolo e frutto di un’ottima ed accurata lavorazione di Angeli, cartocci e festoni.