Nuovo appuntamento di ‘Incontri d’Autore’ con la presentazione del libro: ‘L’Italia e la donna. La vita di Salvatore Morelli’, una biografia del patriota e politico italiano scritta da Emilia Sarogni.
Nato il 1 maggio 1824 a Carovigno (Br), Salvatore Morelli fu il primo a chiedere in Parlamento a Firenze, nel 1867, la parità di diritti per le donne italiane e dedicando tutta la sua vita all’emancipazione femminile. Negli anni 1874-1875 propose un nuovo diritto di famiglia, con cento anni di anticipo rispetto a quello approvato solo nel 1975, che prevedeva l’eguaglianza dei coniugi nel matrimonio, ma anche il doppio cognome, i diritti dei figli illegittimi e il divorzio. Nel 1875 presentò, con un apposito disegno di legge, la richiesta del diritto di voto per le donne. Nessuna di queste leggi venne presa in considerazione, però, nel 1877 il Parlamento italiano approvò il suo progetto di legge, (legge Morelli numero 4176 del 9 dicembre 1877), per riconoscere alle donne il diritto di essere testimoni negli atti normativi dal Codice civile, come i testamenti, importante progresso per i risvolti economici e per l’affermazione del principio di capacità giuridica delle donne.Grazie al suo impegno, inoltre, le ragazze furono ammesse a frequentare i primi due anni del Ginnasio, proponendo un’istruzione moderna, gratuita e obbligatoria per tutti.
Morì in miseria, non esistendo allora l’indennità parlamentare, nella camera di una piccola locanda di Pozzuoli il 22 ottobre 1880. Le emancipatrici americane scrissero che era morto il più grande difensore dei diritti delle donne nel mondo.
Alcuni cenni biografici della scrittrice Emilia Sarogni.
Dopo un brillante corso di studi universitario, vince il concorso per la carriera direttiva del Senato della Repubblica nel 1967. Prima donna a ricoprire la carica di direttore, sostenendo per molti anni la responsabilità del Servizio Internazionale, è stata insignita per la carriera di quattro onorificenze della Repubblica Italiana sino a Grande Ufficiale e consigliere parlamentare dal 1976. Lasciato il Senato, svolge attività di scrittrice, saggista e conferenziera, in Italia e all’estero, su temi relativi all’Unione Europea e alla storia della donna italiana.