Don Donato Giannotti

Don Donato Giannotti nacque a Casapulla il 6 giugno 1828 da Don Luigi e da Donna Angela Maria Natale, appartenenti entrambi a due ricche famiglie locali. Venne battezzato come Donato Elpidio Gabriele Maria Lutgard. Tra le mura di casa ebbe la prima formazione dai genitori. Il piccolo Donato dimostrò, da subito, un’indole solitaria, infatti, invece di giocare, preferiva ritirarsi nella sua stanza per pregare.  Nel 1840 entrò nel seminario di Capua e, dato il suo alto profitto nello studio, il Vescovo Serra di Cassano gli affidò l’insegnamento nel liceo arcivescovile. Nel 1849 prese il primo degli ordini maggiori e due anni dopo, con i Padri Missionari dei Sacri Cuori di Don Gaetano Errico, istituì una cappella serotina nella chiesa parrocchiale di Casapulla; tale istituzione aveva il fine di conservare il fervore nelle missioni dei fedeli, istruire il popolo nel catechismo e spronarlo alla vita sacramentale e alle opere di carità. Ciò gli permise di conoscere Don Errico, che scelse come guida spirituale. Il 21 maggio 1853 venne ordinato presbitero e il 6 giugno del seguente anno, con altri sacerdoti, fondò a Casapulla la Congrega dell’Addolorata, che si aggiunse alle altre congreghe già presenti nel paese. I suoi scopi erano esercizi di pietà ed opere di beneficenza, quindi il prendersi cura dei ragazzi poveri, degli orfani e degli infermi poveri. Divenuto rettore della Chiesa della Pietrasanta di S.M.C.V., fondò nella stessa città un orfanotrofio maschile con l’aiuto dei Frati Bigi di San Ludovico da Casoria. Qualche anno dopo cominciò, invece, ad accogliere bambine povere ed orfane presso una casa presa in affitto. Alcune di queste, raggiunta l’età giovanile, manifestavano la volontà di vestire l’abito religioso, seguite anche da altre giovani. In tal modo, si gettarono le basi per la fondazione della Congregazione delle Ancelle di Maria Immacolata, nella quale le orfanelle facevano vita in comune con le religiose.  Nel 1873 fu nominato cappellano e confessore dell’Ospedale San Giuseppe di S.M.C.V. e gli venne consegnata la cappella della Pietrasanta, che, per suo volere, diventò la cappella dei frati Bigi, delle ancelle e degli orfani e funzionò come oratorio pubblico. Don Donato fu un uomo di profonda ed incrollabile fede in Dio e di immensa carità, aprendosi unicamente alle necessità altrui. Ci furono testimoni che parlarono di fenomeni straordinari a suo riguardo, quali la levitazione e i rapimenti estatici, che erano frequenti durante la celebrazione eucaristica e quando egli parlava della Madonna.  Ormai ultraottantenne Don Donato si spense il 26 febbraio 1914, dopo vari mesi di sofferenza.  Il 26 giugno 1996 l’arcivescovo di Capua Monsignor Luigi Diligenza diede avvio alla causa di beatificazione e il 29 dicembre 2011 Papa Benedetto XVI firmò il decreto che sancì la sua Venerabilità

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