Giovanni Orsomando

Chiunque abbia avuto un’esperienza (anche piccola) in una banda musicale, conosce sicuramente il nome del compositore e maestro Giovanni Orsomando, un vero punto di riferimento per la musica da banda. Nato sul finire del 1895 a Casapulla da Salvatore e Fortunata Baia, venne avviato precocemente dal padre, clarinettista della locale banda, allo studio della musica e, in particolare, del clarinetto. Egli mostrò subito spiccate attitudini musicali e compositive. Iniziò gli studi al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, avendo come maestri Picone, De Nardis e Caravaglios, ma essi furono interrotti dalla chiamata alle armi per il primo conflitto bellico. In quegli anni non abbandonò la musica, infatti occupò inizialmente il posto di 1° clarinetto nel 77° Reggimento Fanteria e successivamente, come sottotenente nel 117° Fanteria, organizzò una banda di 60 musicisti. Conclusosi il conflitto bellico, terminò gli studi al Conservatorio ed iniziò le prime esperienze come direttore di banda a Sturno e a Casapulla, che furono l’inizio di una lunga serie che lo portarono a girare per una decina di anni il Sud – Italia. Nel 1924 sposò Marianna Natale, dalla quale avrà 7 figli, tra cui Nicoletta, famosa volto della RAI, essendone stata una delle prime annunciatrici. Il lavoro di direttore di banda lo portò a comporre parecchia musica, tra cui molte marce sinfoniche, un genere che ebbe molta diffusione in quegli anni e a cui Orsomando conferì una definita forma musicale; esso rappresenta la più alta espressione musicale della musica per banda. Tra le numerosissime composizioni si ricordano “Annina” (dedicata alla moglie) e  “Cuore Abruzzese” (eseguita come tradizione dalle bande ospiti in occasione della festa patronale di Sant’Elpidio e giunta addirittura in Estremo Oriente). Nel 1938 arrivò l’incarico di Direttore della Banda Presidiaria della Milizia di Roma, il cui livello artistico raggiunto aumenterà la fama del maestro e della stessa banda. Essa precedeva tutte le manifestazioni del Duce e la radio nazionale ne trasmetteva due concerti a settimana. A Firenze, il maestro venne addirittura omaggiato dalla principessa Maria Josè, in occasione della manifestazione “Maggio Musicale Fiorentino”. Con la caduta del regime fascista nel 1943, la banda si sciolse e Orsomando, rimasto senza lavoro, iniziò la ricerca di una nuova occupazione, che trovò a Caserta. Nel 1945 tornò a Roma per ricongiungersi con la famiglia, dedicandosi alla composizione e impartendo lezioni di composizione e strumentazione per banda. Iniziò anche la docenza nelle scuole medie statali di Roma e divenne parte di diverse commissioni d’esame nei conservatori e di giurie per vari concorsi. Nel 1975 ottenne l’onorificenza della Commenda dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, quale autorevole componente della consulta artistica nazionale. Il Maestro morì a Roma nel 1988; solo due anni prima era stato a Casapulla, che lo aveva festeggiato con l’esecuzione di alcune sue composizioni. Il Comune l’ha omaggiato con l’intitolazione della strada in cui è ubicata la Villa Comunale e con l’organizzazione di un raduno bandistico nel 2006. 

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