Nato nel 1907 a Casagiove, Luigi Arzillo si trasferì sin da piccolo con la famiglia a Casapulla, dove i genitori Vincenzo e Maria Giuseppa Fiano aprirono una locanda sulla Via Appia, aggiungendosi ai tanti commercianti già presenti sulla storica strada. Iniziata la sua formazione artistica localmente,emigrò,in adolescenza, a Roma, dove frequentò la famosa Via Margutta, rifugio di tanti tanti artisti, con i quali potè confrontarsi, migliorando e perfezionando la sua tecnica pittorica. Compiuti i 23 anni, ritornò al paese, dove si fece apprezzare per le sue doti artistiche, e cinque anni più tardi sposò Maria Rosaria Galbiati, dalla quale ebbe tre figli. Come i suoi genitori, aprì un’attività commerciale: una bottega di vernici e di prodotti per le belle arti. Di giorno si dedicava al commercio, mentre la sera dipingeva. Per lui la pittura non era uno strumento per guadagnare, infatti spesso donava le sue opere senza chiedere nulla in cambio, provocando il fastidio della moglie. Come artista, Arzillo ha trattato l’affresco, la figura, il ritratto, il paesaggio e nature morte con selvaggina. Ciò che colpisce è il forte realismo delle sue opere e i suoi soggetti più riusciti sono il paesaggio e certi bottini di caccia, giacchè Arzillo riesce ad abbinare l’arte alla realtà, essendo egli stesso pittore e cacciatore. La sua produzione artistica abbastanza ampia ha ricevuto giudizi lusinghieri dalla critica. Ha partecipato a diverse rassegne, sia in Italia che all’estero. Egli non visse tutta la sua vita a Casapulla, ma, dopo lungo tempo, si trasferì con la sua attività commerciale a Santa Maria Capua Vetere, dove morì nel 1989.