Luigi Arzillo

Nato nel 1907 a Casagiove, Luigi Arzillo si trasferì sin da piccolo con la famiglia a Casapulla, dove i genitori Vincenzo e Maria Giuseppa Fiano aprirono una locanda sulla Via Appia, aggiungendosi ai tanti commercianti già presenti sulla storica strada. Iniziata la sua formazione artistica localmente,emigrò,in adolescenza, a Roma, dove frequentò la famosa Via Margutta, rifugio di tanti tanti artisti, con i quali potè confrontarsi, migliorando e perfezionando la sua tecnica pittorica. Compiuti i 23 anni, ritornò al paese, dove si fece apprezzare per le sue doti artistiche, e cinque anni più tardi sposò Maria Rosaria Galbiati, dalla quale ebbe tre figli. Come i suoi genitori, aprì un’attività commerciale: una bottega di vernici e di prodotti per le belle arti. Di giorno si dedicava al commercio, mentre la sera dipingeva. Per lui la pittura non era uno strumento per guadagnare, infatti spesso donava le sue opere senza chiedere nulla in cambio, provocando il fastidio della moglie. Come artista, Arzillo ha trattato l’affresco, la figura, il ritratto, il paesaggio e nature morte con selvaggina. Ciò che colpisce è il forte realismo delle sue opere e i suoi soggetti più riusciti sono il paesaggio e certi bottini di caccia, giacchè Arzillo riesce ad abbinare l’arte alla realtà, essendo egli stesso pittore e cacciatore. La sua produzione artistica abbastanza ampia ha ricevuto giudizi lusinghieri dalla critica. Ha partecipato a diverse rassegne, sia in Italia che all’estero. Egli non visse tutta la sua vita a Casapulla, ma, dopo lungo tempo, si trasferì con la sua attività commerciale a Santa Maria Capua Vetere, dove morì nel 1989.

Enrico Antonio Buonpane

Errico (Enrico) Antonio Buonpane nacque a Casapulla il 19 gennaio 1860 dal marchese Giuseppe e da Donna Rachele Natale nel nobile palazzo di famiglia, sito tra Via Anna Frank e Via Fiume. Fin da piccolo manifestò interesse per la natura, apprezzata nel giardino di casa. Ottenne ottimi risultati nella carriera scolastica, mostrando una spiccata dote nel disegno, che perfezionò all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Nel 1904 sposò, contro il volere della famiglia, Rosina Crocco, figlia dello speziale del paese Giovanbattista e più giovane di lui di venti anni. La coppia ebbe dodici figli, di cui solo cinque sopravvissero. Per la moglie fece costruire Villa Rosa, ancora esistente e situata tra Via Sersale e Via Nazionale Appia, dove egli decorò le pareti e i soffitti dell’edificio e curò l’allestimento del giardino della villa. Come artista, il Buonpane spaziò dalla decorazione, alla ritrattistica, al paesaggio, che fu il suo soggetto preferito. Nelle sue opere predomina uno spirito naif, che traspare nella rappresentazioni quasi fiabesche dei paesaggi e dei personaggi che li popolano, quando presenti. Dalla pennellata e dalle accese tonalità sembra richiamare un pò il divisionismo e la pittura del paesaggio dell’Ottocento nell’Italia Meridionale. Oltre all’amore per la natura, nelle sue opere prevale il sentimento, in particolare in molti lavori trionfa l’amore per la sposa. Attento alla storia del suo paese, realizzò due tele aventi come protagonista Monsignor Michele Natale, che aderì alla Repubblica Napoletana del 1799.Enrico Buonpane morì il 16 luglio del 1929, all’età di 69 anni.