Come da tradizione, il simulacro ligneo è spogliato delle sue vesti annuali e ricomposto con quelli a festa in occasione della processione. La vestizione costituiva un compito e un privilegio al quale era ammesso un numero molto ristretto di persone, per lo più donne, che dovevano possedere i requisiti della competenza sartoriale e dell’esperienza, ma anche del decoro e della “purezza” (la verginità o, al contrario, la condizione di donna sposata). L’incarico di “vestitrice”, era anche il compito della custodia e della manutenzione del patrimonio degli abiti, un tempo religiosamente conservati nelle case private, presso famiglie detentrici di questo incarico. Un rito antico, che lega tradizione e fede in un unico intreccio, rinnovandosi anno dopo anno.
Con l’aiuto dei confratelli della Congrega del SS. Rosario ancora oggi le donne, prima della processione, addobbano e impreziosiscono la statua con i paramenti a festa . Una tradizione che persiste presso la nostra comunità grazie a chi, con rinnovata passione, contribuisce alla tradizionale vestizione della Madonna del Rosario.